Mi piacerebbe rivedere in Sardegna i programmi (particolarmente i film) di EUROPA 7, perchè non entra sul digitale terrestre con qualche accordo su un canale di TCS o qualche altra rete a diffusione regionale?

Perchè il suo proprietario, Di Stefano , è concessionario delle frequenze occupate dal 1999 ,fuori legge ,da Rete4 .
La legge GASPARRI , andando contro una direttiva della Corte Costituzionale e non tenendone minimamente conto (Ciampi si rifiutò di firmarla, ricordate ?), ha sancito il diritto a Rete4 di continuare a trasmettere illegalmente sulle frequenze non proprie visto che col digitale terrestre si aumentano il numero dei canali , mediante un escamotage del mitico governo Berlusconi e il suo decreto "Legge Salva Rete4".
Questo fattaccio e' unico in europa : e' come dire che siccome rubi da un secolo , allora rubare è legale .
La legge non e' uguale per tutti , e c'è sempr qualcuno che esagera ... come un "qualcuno" a Mahe (Maldive), durante lo Tsunami del natale di qualche anno fà : si e' preso un intero Jet per tornare a casa , lasciando laggiù un sacco di connazionali malati e bisognosi di cure .....
Il mondo e' piccolo.....
BYE

mi pare che nessuno abbia la volontà di far crescere una voce in più
parabola

Io credo che EUROPA7 non la fanno trasmettere, perchè, potrebbe essere di disturbo per la destra e la sinistra, in quanto sarebbe l'unica emittente INDIPENDENTE che non stà nè a destra nè a sinistra nè con qualsiasi altro movimento politico e/o religioso. Chi ha governato non solo Berlusca ma anche Dalema e ora Prodi non vogliono EUROPA 7 perchè hanno paura che sia l'unica rete che DICA LA VERITA'. Questa non è DEMOCRAZIA e DITTATURA. Io faccio i migliori auguri a EUROPA 7, poichè al più presto possa trasmettere in tutta Italia la VERITA'.
W EUROPA 7 W LA LIBERTA'

PER TUTTI COLORO CHE VOGLIONO SAPERE LA STORIA DI EUROPA7
www.europa7.it
TROVERETE un'intervista di Beppe Grillo all'Editore di EUROPA7 più alcuni spot riguardanti la vicenda EUROPA7

Nel luglio 1999, Europa 7 ottiene dallo Stato Italiano la concessione per una rete Nazionale, ma il Governo D’Alema non le assegna le frequenze per iniziare a trasmettere, alla stessa data Retequattro non ottiene la concessione.
Dall’aprile 2000 al giugno 2001 il Governo Amato si disinteressa completamente della vicenda di Europa 7, permettendo in questo modo a Retequattro di continuare a trasmettere senza concessione.
Nel novembre del 2002 la Corte Costituzionale con la sentenza n. 466 stabilisce che Retequattro deve dismettere definitivamente le trasmissioni terrestri entro il 31 dicembre 2003.
Il 24 dicembre 2003 Silvio Berlusconi firma un decreto legge per superare tale termine.
Il Governo Berlusconi nell’aprile del 2004 approva la legge Gasparri, la quale infischiandosene della sentenza della Corte, consente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non abbia la concessione, mentre Europa 7 viene esclusa ancora una volta.
Il Parlamento Europeo nel maggio del 2004 approva una relazione nella quale esprime preoccupazione che l’anomalia italiana si propaghi ad altri paesi dell’Unione, ed invita la Commissione Europea ad assumersi le sue responsabilità.
Il Consiglio d’Europa composto da 45 Paesi, approva nel giugno del 2004 una risoluzione che deplora l’esclusione di un potenziale operatore televisivo, Europa 7 vincitore della gara pubblica per la diffusione televisiva sulle frequenze occupate da Retequattro del Gruppo Mediaset.
Il 12 ottobre 2006 il Governo Prodi approva il disegno di legge Gentiloni che, non solo non risolve il problema Europa 7, ma non ne riconosce nemmeno i diritti.
Il 30 novembre di fronte alla Corte di Giustizia Europea, il Governo Prodi, tramite l’avvocatura dello Stato, fa propria la posizione del Governo Berlusconi e difende addirittura la legge Gasparri.
Ben quattro Governi, quindi, non hanno voluto e non vogliono riconoscere ad Europa 7 il diritto a trasmettere.
Europa 7 continua la battaglia per il suo diritto ad esistere e per il pluralismo dell’informazione nel nostro Paese.